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Il 28 giugno 2014 ha inizio il Ramadan (Sawn), il mese del digiuno per i fedeli islamici. 

Il mese di Ramadan è il nono del calendario islamico ed è reso doppiamente sacro dall’Islàm per il fatto che è il mese in cui il Corano ha acquisito il valore di guida verso la salvezza: "Iqra! Leggi!" disse Allah a Muhammed nella grotta della montagna della luce. Dalla prima parola della rivelazione divina, il verbo qara'a (leggere) deriva Qur'an, Corano, il libro da leggere e recitare.

Il Corano infatti raccoglie le massime di Maometto, sistemate dopo la sua morte durante il governo dei primi tre califfi; esso mostra al credente la via giusta, è strumento di elevazione e insieme criterio cui conformare l'agire nel mondo.

Suggerimenti e consigli

1. In primis, conoscerne valore e significato
Durante il Ramadan, fra l'alba e il tramonto, il fedele deve astenersi da cibo, bevande, fumo e rapporti sessuali. Il "mese del digiuno" rappresenta la purificazione per l'uomo, in cui ringrazia Dio per i doni della vita quotidiana dei quali solo nel momento della privazione diventa consapevole, in generale pazienta e la ricompensa per la sua pazienza è il paradiso. Il diritto islamico, tuttavia, dispensa dall'obbligo di digiuno gli anziani, i malati, le donne in gravidanza, le puerpere, chi svolge lavori pesanti e i viaggiatori.
Nella prova del digiuno è più importante il significato spirituale di quello materiale per il fatto che l'uomo obbedisce ad un ordine divino. Egli impara a tenere sotto controllo i suoi desideri fisici e supera la sua natura umana. La rottura involontaria del digiuno non comporta nessuna sanzione, purché si riprenda subito dopo aver preso coscienza di tale rottura. In caso di interruzione consapevole, bisogna rimediare con l’offerta di un pasto sessanta musulmani bisognosi, oppure dare l’equivalente in denaro; diversamente bisogna digiunare per sessanta giorni.
Con il sorgere della luna nuova del mese di Shawwal ha termine il mese di Ramadan e con esso finisce l'astinenza ed inizia 'Id al-Fitr, la festa della rottura.

2. Organizzazione e un pò di pazienza
Il Ramadan coinvolge proprio tutti, quindi anche le attività commerciali. Tanti ristoranti e negozi chiudono di giorno, perciò regolati di conseguenza, informati e fai sempre una verifica, per evitare di rimanere a digiuno (anche se non osservi il Ramadan).
E la sera? Via alla festa! Le strade si riempiono di vita al tramonto, di luci, di musica e di dolci tentazioni a ogni angolo. Bazaar, viette, piazze, tutto si anima fino a tardi e ... nessuno ha fretta di alzarsi presto il giorno seguente.

3. Vivi il Ramadan
Conoscere un popolo e le sue tradizioni fino in fondo vuol dire anche provarle. Dunque perché non digiuni anche tu? O perlomeno tenta, sia per rispetto nei loro confronti che per esperienza personale; e ovviamente rispetta l'ora della preghiera.

Hai mai provato a viaggiare in un Paese musulmano durante il Ramadan?
Se si, raccontacelo! Altrimenti, provalo!

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