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9 Luoghi dove non farsi un selfie

Selfie, selfie e ancora selfie. Da quando Ellen Degeneres, presentatrice degli Oscar 2014, ha scattato un selfie da record in compagnia di un cast mozzafiato, questo termine è entrato a far parte della nostra quotidianità, diventando (quasi) una necessità. E’ praticamente impossibile non vedere qualcuno che si fa un selfie all’aeroporto prima di partire oppure con l’icona di un paese sullo sfondo. Certo, i selfie possono essere un ricordo divertente ed indelebile del viaggio, ma bisogna stare attenti: ci sono luoghi in cui dovresti assolutamente evitarli.



1. CAMPI DI CONCENTRAMENTO E MEMORIALI DELL’OLOCAUSTO
Visitando Dachau, è scioccante vedere coppie che si fanno un selfie all'ingresso della porta “Arbei macht frei”. Una mancanza di rispetto e una scena fuori luogo – come può venire in mente a qualcuno di farsi un selfie in una località tale? I memoriali dell’olocausto e i campi di concentramento raccontano tragici episodi storici, alcuni difficili da comprendere se non vissuti. Una fotografia potrebbe aiutarti a conoscerli di più, ma un selfie è sicuramente lo scatto più errato.



2. IL MEMORIALE DELL’11 SETTEMBRE
Come i campi di concentramento, il memoriale dell’11 settembre ricorda migliaia di vittime. Durante una calda mattinata di Luglio, stavo camminando in zona Manhattan dalle cascate fino all’area dove c’erano le Torri Gemelle. Inaspettatamente centinaia di coppie e amici si facevano selfie a raffica attorno al memoriale, mentre ridevano e scherzavano. Conservate i selfie per Times Square o il Central park e scattate classiche foto se volete preservare la memoria di questo sito.



3. ATTORNO AGLI ANIMALI
A meno che siate a) lontano dagli animali, b) non in contatto con loro, c) e abbiate evitato la loro (e vostra) incolumità, per favore smettetela di farvi selfie con gli animali. Durante un viaggio a Kauai, mentre stavo facendo snorkelling vidi una tartaruga marina sott’acqua. In un batter d’occhio, sei camere GoPro hanno accerchiato la tartaruga. In ogni modo cercava di divincolarsi ma i ragazzi si facevano sempre più vicino. Fortunatamente, si annoiarono immediatamente causa i lenti movimenti della testuggine, la quale riuscì a scapare via in acque più profonde. In località come l’isola di Rottnest (Australia), il selfie con il Quokka è fino ad ora una situazione che non ha arrecato situazioni allarmanti. Se lo beccate nel vostro scatto, ottimo. Altrimenti, lasciatelo in pace. Ma in tante località stanno mettendo dei divieti e/o multe perché le persone fanno di tutto per avvicinarsi agli animali per farsi un selfie con loro nel bel mezzo della natura. E questa mania si sta espandendo come un’epidemia dall’Argentina alla Macedonia, dalla Thailandia alla Florida.



4. MENTRE SIETE IN MOVIMENTO
Farsi un selfie mentre si è in movimento non sembra una cattiva idea, ma è un’altra storia quando… ci si scontra con qualcun altro perché non si sta prestando attenzione. Generalmente, la miglior cosa è fermarsi per controllare le persone nei dintorni e uscire dalle zone troppo affollate. Le foto dei binari ferroviari, oltre ad essere una foto cliché, stanno prendendo le vite dei turisti in cerca dello scatto perfetto. E sembra ovvio non farsi un selfie alla guida, ma ricordarlo non fa male. Se desiderate uno scatto epico della vostra esperienza di viaggio, assicuratevi che chi la stia riprendendo sia in una posizione sicura. Ma anche l’opposto di ciò è vero: se qualcuno è in movimento, stategli alla larga.



5. VETTE DELLE MONTAGNE E SCOGLIERE
Mettere in vetrina bellissime vedute e panorami mozzafiato è praticamente un 'must' su Instagram, specialmente se per raggiungere il luogo ha richiesto una discreta dose di fatica. Chiaramente prestare attenzione a dove si mettono i piedi su un terreno così instabile è essenziale, soprattutto dopo una difficile scalata e con l’adrenalina di essere arrivato in cima o sul bordo estremo. Starsene qualche centimetro più lontano dal bordo è un’azione piuttosto intelligente, soprattutto in fase di selfie. E non pensare che siano solo i bambini a mettersi in pericolo per la famosa gloria del “mamma, guarda cosa sto facendo!”; l’anno scorso nel Grand Canyon si vedevano le file di over 50 in bilico sul bordo pur di farsi una sensazionale foto con l’iPad. Un po’ di buon senso aiuta sempre, ad ogni età.



6. CIMITERI
Luogo completamente diverso, ma altrettanto degno di nota. Alcuni cimiteri sono luoghi sacri visitati da moltissimi, alla ricerca di un momento commemorativo. Non mancano però le persone intente a farsi ritrarre o scattare foto in alcuni dei più noti cimiteri del mondo, che sia a Washington (Arlington National Cemetery) sia in Korea (United Nations Memorial Cemetery). Questa volta è il rispetto ad essere chiamato in gioco. Non come quel papà che l’anno scorso in Normandia, nel cimitero di guerra, ha fatto posare per tutto il giorno le figlie sulle croci di marmo, alla ricerca della foto perfetta.



7. SPIAGGE NUDISTI
In Europa è difficile trovare spiagge senza nemmeno un nudista o quantomeno bagnanti in topless. Questo non significa che non si debbano fare foto alle spiagge o al mare cristallino ma prestate attenzione a quando scattate. Se una persona ama fare il bagno senza troppi costumi addosso, non significa che ami farsi ritrarre in fotografie, anche se sullo sfondo. Due passi più in la potresti trovare lo sfondo pulito, senza intrusioni potenzialmente imbarazzanti.



8. LUOGHI SACRI
Chiese, moschee, templi sono spesso tra i luoghi più decorati e ornati. Fare foto è generalmente permesso, a meno che non sia espressamente vietato. Tuttavia, un selfie oltrepassa il confine delle regole per le fotografie in generale. Anche se l’edifico non rappresenta la propria fede, il rispetto per il luogo sacro dovrebbe essere messo prima di tutto, dal momento che l’azione potrebbe essere confusa (giustamente) per una profanazione del luogo. Regola generale? Foto all’interno, selfie all’esterno.



9. MUSEI
Tanti musei nel mondo, compresa la National Gallery a Londra, la Città Proibita a Pechino e quasi tutti i musei di New York hanno proibito l’accesso con bastoni per selfie (i famosi e comuni selfie stick venduti ovunque). Benché gran parte delle persone si comporti bene anche usando i suddetti oggetti, è facile passare il confine dello spazio personale altrui quando ci si trova nei luoghi affollati. Provate a chiedere a che stava contemplando la Mona Lisa al Louvre, disturbato da una miriade di bastoncini colorati.



E voi avete mai scattato selfie pericolosi o visto qualcuno rischiare la vita per una semplice autoscatto?




Fonte: smartertravel.com

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